Come raffreddare a liquido la GPU: la mia prova col Kraken X63

Oggi l’elemento principale, oltre che il piu costoso, di qualsiasi PC da Gaming e’ sicuramente la GPU… ed e’ purtroppo anche il piu rumoroso durante i carichi di lavoro elevati.

Nel mio caso, avendo il PC in salotto, questa dava non poco fastidio a chi mi stava intorno quando lo usavo a lungo, pertanto ho deciso di procedere ad un intervento drastico per abbassarne la rumorosita’.

Come tutti sappiamo le schede grafiche, almeno nella loro versione stock, dispongono in genere di dissipatore ad aria corredato da ottime ventole di raffreddamento. Queste ultime sono progettate per raffreddare il dissipatore, e quindi la scheda, mantenendola costantemente entro il giusto range termico operativo…. tuttavia lo fanno spesso generando non poco rumore.

Tale rumore e’ dovuto alla rotazione delle ventole che, per raggiungere lo scopo, devono raggiungere una velocita’ sufficente a muovere l’aria necessaria a raffreddare la scheda. Nel mio caso la mia Gigabyte RTX 2080 OC ne aveva ben 3, grazie al dissapatore WindForce…. ben fatto ed efficace, certo…. ma secondo me rumoroso sui carichi elevati.

Come risolvere quindi il problema?

La soluzione che ho scelto e’ stata quella di sostitiuire il dissipatore della scheda con un dissipatore a liquido di tipo all-in-one, l’NZXT Kraken X63 corredato dall’adattatore NZXT Kraken G12, necessario per il montaggio sulla scheda.
In ultimo, per l’applicazione del dissipatore, ho scelto la pasta termica Artic MX-5

Questo approfittando del fatto che la scheda stava andando fuori garanzia pertanto potevo arrischiarmi a smontarla sapendo che, in ogni caso, il supporto in caso di guasto futuro al prodotto era comunque gia scaduto.

E’ importante infatti tenere presente questo punto proseguendo nell’articolo… Tutti i danni dovuti ad operazioni di smontaggio della scheda NON rientrano tra quelli coperti dalla garanzia del prodotto…. pertanto e’ bene ricordare che tutti i passaggi descritti di seguito, se vorrete anche voi applicare una soluzione simile, sono da farsi a vostro rischio e pericolo.
Alcuni produttori sono piu tolleranti di altri in quanto vanno a constatare il tipo di danno prima di rifiutare un eventuale rimborso in garanza per malfunzionamento…. ma e’ bene chiarirsi le idee prima di applicare questo tipo di soluzione. Anzi…. scriviamolto anche in un bel disclaimer molto chiaro, giusto per chiarirci bene l’idea….

ATTENZIONE: Lo smontaggio di una scheda video implica la caduta di tutti i diritti di garanzia e supporto.

Chiarito questo punto, come dicevo, passare ad un dissipatore a liquido e’ stata la mia scelta per ridurre la rumorosita’. Perche’?
Un dissipatore a liquido e’ costituito da un blocco da montarsi in prossimita del processore da raffreddare con pompa integrata (nel caso dei modelli all-in-one come questo). Questo blocco fa scorrere liquido di raffreddamento verso un radiatore. Il radiatore e’ a sua volta raffreddato da una serie di ventole…. ma queste hanno il grosso vantaggio, trovandosi in una zona ben piu ampia del case, di poter essere molto piu grandi di quelle che si potrebbero mettere su una scheda video.
Il vantaggio e’ che possono girare molto piu lentamente garantendo quindi una rumorosita complessiva ridotta rispetto alla soluzione stock.
La rumorosita’ quindi e’ azzerata?
No, non lo e’ attenzione…. teniamolo bene presente da subito. Non si tratta di una soluzione a rumore zero in quanto la pompa e le ventole producono comunque un rumore…. ma quest’ultimo e’ tendezialmente inferiore in caso di carichi elevati rispetto a quello che avreste dalle ventole standard di una scheda video.
Certo….ovviamente questo vale se avete ben dimensionato la soluzione con un radiatore di dimensioni adeguate. Per questo punto pero’, prima di fare scelte, vi raccomando comunque sempre di controllare i valori di rumorosita’ indicati dal produttore sia per la vostra scheda che per il dissipatore a liquido che state prendendo in considerazione.

Una volta ricevuti tutti i componenti sono quindi passato allo smontaggio del precedente dissipatore… la parte che probabilmente temevo maggiormente con la paura di fare qualche danno. Tuttavia, lavorando con delicatezza e calma, l’operazione e’ stata piu semplice del previsto. Rimosse le viti, facendo attenzione a staccare il vecchio dissipatore un po’ alla volta facendo solo minimamente leva dove necessario e staccando il connettore di alimentazione del dissipatore, i due componenti si sono separati senza troppi problemi.

Scheda e dissipatore separati

Il passo successivo e’ stato quello di rimuovere tutti gli adesivi (facendo attenzione a riposizionarli sulla scheda per eventuale rimontaggio del dissipatore, senza perderli) per poi passare alla pulizia della GPU con alchool e cotone idrofilo. I puristi mi scuseranno in quanto, nei laboratori che fanno questo genere di lavori, ci sono strumenti sicuramente piu appropriati (alchool isopropilico, strumenti di rimozione migliori…e sicuramente anche sistemi antistatici del caso) tuttavia questo era quello che avevo a disposizione e ha comunque fatto molto bene il suo mestiere

A questo punto quindi ho messo la pasta termica sul processore della scheda e sono passato al montaggio del dissipatore sulla scheda con l’adattatore G12. Qui il timore era inferiore ma comunque l’attenzione e’ stata molto alta temendo comunque di non farli aderire bene l’uno sull’altro.

Verifica di contatto corretto e uniforme tra blocco e GPU

Messe e tirate un po’ le viti pero’…. il grosso era fatto!

Scheda e AIO finalmente montati

Fatto questo sono passato al montaggio nel case (il mio NZXT H500) che seguendo bene le istruzioni non e’ stato difficile…. tuttavia raccomando anche qui di fare le cose con molta calma a chi volesse cimentarsi, perche’ il posizionamento richiede un po’ di attenzione.
I tubi che portano al radiatore non sono lunghissimi…. hanno diciamo “la misura giusta”. Pertanto farli passare nel modo corretto e’ indispensabile per riuscire a posizionare il radiatore all’interno del case.

Vista interna del case. Radiatore montato sulla destra in posizione anteriore con ventole girate verso l’esterno. A sinistra la scheda con il blocco orientato verso il basso.

Una volta connessi i vari cavi delle pompa oltre che i cavetti delle ventole ho provato ad avviare il tutto….che fortunosamente e’ partito senza probblemi facendomi tirare il classico sospiro di sollievo.
A quel punto il passo successivo e’ stata l’installazione e la configurazione del software NZXT CAM per gestire e monitorare il Kraken.

Di seguito pero’ non era tutto finito.
E’ importante ricordare che ho dovuto passare un bel po’ di tempo per regolare bene la velocita’ delle ventole del case (collegate alla motherboard), e la velocita ‘dell’AIO (il Kraken) anch’esso collegato alla Mobo per adeguare tutto il sistema al nuovo componente aggiunto.
Riducendo la temperatura complessiva nel case infatti ho potuto quindi ridure anche la velocita’ delle altre ventole raggiungendo quindi temperature di esercizio basse associate a rumorosita’ ridotta. Un buon esercizio fatto tenendo bene d’occhio i valori di temperatura dei vari componenti tramite la soluzione di monitoring che gia vi ho descritto nell’articolo che trovate QUI.
Un altro punto di attenzione e’ stato configurare il Kraken in modo che la sua velocita’ fosse legat alla temperatura della GPU e non a quella della CPU (che e’ li default). Questo in particolare e’ una configurazione abbastanza immediata che (ora che sapete che esiste… :)) trovate nel pannello di controllo del software NZXT CAM.

E il rumore? Nei test fatti con il mio fonometro ho registrato una riduzione di almeno -4dB… nella rumorosita’ complessiva (che non sono pochi!!) che migliora ulteriormente nelle situazioni di alto carico. Questo si associa ad un drastico abbassamento della temperatura di almeno 20 gradi per la GPU. Sono quelle cose che ti fanno dire…. Perche’ non l’ho fatto prima???

Conclusioni
Se siete arrivati fin qui a leggere questo articolo la conclusione sembra ovvia. Abbattimento di rumore e temperatura sono tutti scopi pienamente raggiunti.
Ma lo consiglierei a tutti?
La risposta un po’ meno scontata e che va ovviamente argomentata e’…“dipende”.
Nel mio caso la scheda video era uscita dalla garanzia pertanto non avevo timore di perdere il supporto in caso di problemi col prodotto. Ma se cosi non fosse stato magari avrei quantomeno aspettato…anche perche’ le operazioni di smontaggio e montaggio che avete visto non sono poche ed era la prima volta che facevo questo lavoro (anche se ho altre esperienze del genere alle spalle).
Poi, come per tutte le cose, dipende da quanto siete confidenti nel fare questo tipo di operazioni rispetto al vostro portafogli. Rompere una scheda da 700 euro (quando l’ho presa… ormai vale molto meno….) mentre montate un dissipatore e’ una cosa che non vi fa stare tranquilli? Allora non fate un intervento del genere.
Non avete dimestichezza ma avete un fornitore che fa per voi questo lavoro e magari vi garantisce anche la garanzia? Allora fatelo, i vantaggi sono indiscussi!
Fatte tutte queste premesse, comunque, la mia personale esperienza che condivido e’ che sono sicuramente estremamente soddisfatto sia dei prodotti che del risultato raggiunto.

Come vedete i fattori da valutare sono diversi ma spero comunque di avervi dato, con la descrizione della mia esperienza, tutti gli elmenti utili per poter pianificare la vostra scelta.
Ma sopratutto…. se doveste decidere di imbarcarvi in questa attivita’….divertitevi perche’ il tuning e’ una di quelle cose che, se siete arrivati fin qui a leggere, sono sicuro da estremamente soddisfazione anche a voi come ne da a me….e questo non a lavoro finito ma proprio mentre lo pianificate, fate le vostre scelte e poi magari decidete di procedere.

Quindi, in ogni caso… buon viaggio 🙂

p.s. un grazie all’amico Goozo (al secolo Daniele :)) che si e’ lanciato per primo in questa attivita’ sul suo pc e mi ha convinto che era fattibile senza troppi rischi.