Ecco una breve guida per costruire in breve la retroconsole che non avreste mai osato chiedere…
Indice
1. La console delle meraviglie
2. Un piccolo gioiellino: Raspberry e il progetto Retropie
3. Ma dove sono i giochi? Le Rom…
4. Convinti? Ecco la lista della spesa!
5. Cosa devo aggiungere?
6. Come predisporre la vostra retro-console in 4 passaggi
7. Configurare il controller
8. Conclusioni
1. La console delle meraviglie
Ricordate gli anni ’80 e ’90? Era l’alba delle console da 8 e 16 bit. Un periodo florido ed entusiasmante in cui internet era ancora un miraggio e il vero video gaming domestico vedeva la sua alba. Passavamo dalle sale giochi ai nostri salotti e l’ultima console uscita (e ne uscivano tante!) era l’oggetto del desiderio che ogni ragazzino sognava di trovare sotto l’albero di natale.
Oggi c’è un vero e proprio revival in corso di quel periodo e di quelle tecnologie grazie agli ormai consolidati software di emulazione e, sopratutto, all’hardware a basso costo che ci permette di di far risorgere quei giochi con minimo investimento direttamente sui nostri televisori di ultima generazione. Di cosa parliamo? Parliamo della possibilità di costruire una mini-console per i nostri televisori con tutti gli emulatori utili a far funzionare tutti i giochi del passato.
Giochi stupendi e giocabilissimi ancora oggi… da Super Mario a Metal Slug…da Ghost’n’Goblins a Puzzle Bouble.
La maggior parte dei casual game che giochiamo oggi sui cellulari sono solo eredi di questi piccoli capolavori che, se mi è concesso dirlo, ad oggi rimangono ancora dei classici spesso assolutamente insuperati.
Vi immaginate cosa vorrebbe dire avere tutte le console in una…NES, SuperNes, Megadrive, Neo Geo, GameBoy, Atari 2600 (…e chi più ne ha più ne metta!).
Tutti nella stessa mini console per meno di 90 Euro.
2. Un piccolo gioiellino: Raspberry e il progetto Retropie

Ho già descritto in un post precedente le meraviglie di Raspberry Pi, un piccolo pc single-board che ormai da diversi anni entusiasma i makers di tutto il mondo per i progetti più disparati.
Con pochi euro su Amazon o su altri siti online è possibile comprare questo oggettino completo di porte HDMI, porte USB, CPU quad core, scheda di rete ethernet, wifi, bluetooth e lettore microSD. Tutto progettato per avere consumi minimi.
Per quanto ottimo però quest’hardware non raggiungerebbe facilmente il suo scopo senza l’ottimo lavoro messo in campo dalla community che segue il progetto RetroPie.
Si tratta di un progetto open volto allo scopo di creare un pacchetto software completo di tutto quello che può servire ad una console per il retrogaming. Dagli emulatori alla dashboard necessaria per permettervi di fruire comodamente di tutti i software dal vostro divano.
I programmi che entrano in campo in effetti non sono pochi. Si parte dal sistema operativo Raspbian comprensivo di tutto quello che serve per far funzionare le periferiche più comuni, agli emulatori (Mame etc…) alla dashboard Emulation Station. Tutto software assolutamente free e open ma da installare e configurare.
Il progetto mira a creare delle immagini per il vostro raspberry già comprensive di tutto e con tutto già configurato.
Vi basta caricare l’immagine sulla microSD del vostro Raspberry, inserirla nello slot, collegare le periferiche e accendere il dispositivo.
E tutto è già pronto per giocare.
3. Ma dove sono i giochi? Le Rom…
A quanto descritto nel capitolo precedente bisogna ovviamente aggiungere una componente importante: le rom.
Si tratta in breve del dump (la copia, per farla breve…) dei giochi del passato che volete utilizzare sulla vostra nuova console multi piattaforma.
Qui per ragioni di legge è indispensabile essere chiari: utilizzare le rom di giochi che non si posseggono è di fatto illegale.
Esitono di fatto però siti che mettono a disposizione immagini per il vostro raspberry già comprensive di numerose rom.
Qui diamo alcune indicazioni ma, per ovvie ragioni, scaricare e utilizzare queste img rimane scelta vostra.
In alternativa potete scegliere solo le rom dei giochi che avete acquistato e tenete nel cassetto, oppure solo rom dichiaratamente free, caricarle sulla vostra immagine retropie, e giocarle comodamente dal divano sul vostro televisore di ultima generazione, rimanendo entro i limiti di legge.
4. Convinti? Ecco la lista della spesa!

Siete convinti? Allora…Pronti? Via! Qui trovate la lista della spesa che ho seguito io con qualche considerazione.
Il concetto di base è che potete riutilizzare anche buona parte degli oggetti che avete già a casa. in alternativa potete comprare uno dei kit già pronti con tutto per qualche euro in più.
Io, ve lo anticipo subito, sono andato direttamente sul kit con tutto compreso (tranne i pad che ho scelto a parte) e di seguito vi riporterò anche un link Amazon a questo scopo, ma qualche considerazione sui singoli componenti va comunque fatta, non fosse altro per descrivere su cosa si può risparmiare un po’.
Cosa serve
Raspberry PI 3 model B – Costo indicativo: 37 euro

Il progetto funziona bene anche sulla versione precedente di raspberry a cui però manca un po’ di hardware. Niente wifi, niente bluetooth e processore più lento. Per il nostro fine però la cosa importante è che per evitare lag serve un processore bello performante. Per evitare scatti e problemi andate direttamente sulla versione 3, costa solo qualche euro in più. Se volete risparmiare consiglio di farlo su altro.
Case per raspberry pi 3 B – Costo indicativo: da 9 euro

Qui potete sbizzarrirvi, su amazon e in internet ne esistono di ogni genere: dal case con la forma del vecchio NES a quello semplice e trasparente. Solo una raccomandazione: non usate case pensati per il raspberry 2. Il fattore di forma è identico… ma nel 3 sono stati spostati i led. Per evitare di nasconderli sotto un case non trasparente, andate direttamente su un case progettato esclusivamente per il 3.
Qui valutate voi quanto spendere. Con 9 euro già si trovano case con linee pulite e assolutamente eleganti.
Dissipatori – Costo indicativo: 6 euro
Non sono indispensabili per il funzionamento del tutto ma è sempre meglio non sottovalutare l’uso dei dissipatori, anche se stiamo parlando di hardware a basso consumo. Sono piccoli, fatti apposta per il raspberry e sono già venduti con il loro adesivo per incollarli con una facilità assoluta.
Giocherete così in assoluta serenità.
Alimentatore – Costo indicativo: 8 euro

Il raspberry si alimenta con un normale alimentatore USB per cellulare ma deve produrre almeno 5V per 2.5A. Probabilmente è un tipo di alimentatore che avete già a casa, in genere viene venduto insieme a tutti i cellulari che supportano la ricarica rapida (che arriva anche a 3A).
Il raspberry però non ha una batteria e ha bisogno di questo alimentatore costantemente collegato. Se ne avete più di uno potete fare a meno di comprarlo… ma se ne avete solo uno e dovreste continuamente attaccarlo e staccarlo da quella scomodissima presa che sta proprio dietro il televisore… magari conviene comprarne un altro apposta per lo scopo! Il prezzo qui è indicativo, in reealtà con un po’ di ricerca si può trovare anche a meno.
Cavo HDMI – Costo indicativo: 6 euro

Questo sicuramente lo avete già in casa. Il costo dipende essenzialmente da quanto è distante il raspberry dal vostro televisore. Per tenerlo attaccato al televisore stesso basta un cavetto corto da meno di un metro ma se sta sotto il televisore o in un mobiletto potrebbe servirvi anche il 3 metri.
Il costo indicativo che trovate qui è quello del cavo da 2 metri venduto da Amazon come prodotto plus, giusto per farci un’idea.
Scheda MicroSD da almeno 16Giga – Costo indicativo: 15 euro

Anche questa potreste già averla in casa. Andrà a costituire il “disco fisso” del vostro raspberry. Indicativamente, con tutto il software, tenete presente che su una 16G staranno oltre 5000 ROM delle vostre vecchie glorie. Direi che è più che sufficente, anche per riutilizzi futuri del vostro raspberry. E, nel caso, con poco si può sempre aggiornare.
Con tutto questo i componenti per la vostra mini console delle meraviglie ci sono tutti.
– Costo indicativo complessivo: 81 euro –
Si può spendere di meno? Certo! Basta riutilizzare quel cavo HDMI che avete in più nel cassetto e non avete mai utilizzato, il vostro alimentatore del cellulare, o la microsd della macchina fotografica che non usate mai. A voi la scelta.
In genere un buon consiglio potrebbe essere partire con quello che avete in casa e investire qualcosa in più solo in un secondo momento.
Oppure, come anticipavo in apertura di questo paragrafo, partite direttamente come me da un bel kit con tutti i componenti già inclusi tra quelli consigliati su Amazon.
Io ho scelto questo, che comprende tutti i componenti che ho indicato sopra per 76.90 euro (prezzo amazon prime):


https://www.amazon.it/Raspberry-Official-Alimentatore-Ufficiale-Dissipatori/dp/B01D0I5UXK/ref=sr_1_4?s=electronics&ie=UTF8&qid=1507295466&sr=1-4&keywords=raspberry+pi+3+starter+kit
5. Cosa devo aggiungere?

Manca solo il vostro game pad…. e qui sul mercato c’è veramente di tutto, dai 9 euro in su. Se avete un gamepad da pc (io avevo il mio vecchio Rumblepad Logitech) probabilmente avete già tutto quello che vi serve.
In alternativa potete scegliere un’alternativa sicuramente compatibile consultando questo articolo
https://lifehacker.com/the-best-controllers-for-retro-gaming-1791090209
Per qualche configurazione particolare direttamente sul raspberry è consigliabile anche una tastiera usb, con cavo o wifi. Se usate immagini già compensive di tutto in realtà non vi servirà praticamente mai ma, nel caso, potrete usare al volo quella del vostro pc
6. Come predisporre la vostra retro-console in 4 passaggi
Il prerequisito per questi semplici passaggi è l’uso di un lettore di memory card da collegare al vostro PC. Serve essenzialmente per caricare l’img sulla vostra scheda microSD.
La procedura più semplice è quella per Windows essendoci 2 tool free molto semplici da usare con cui è tutto rapidissimo. Consiglio se avete una macchina Windows disponibile quindi di usarla. Tuttavia nel caso abbiate a disposizione solo macchine Linux o MacOS la procedura per risolvere i punti 2 e 3 è ben documentata sul sito raspberry: https://www.raspberrypi.org/documentation/installation/installing-images/
1) Scaricare l’immagine pronta da caricare sulla vostra memory card
Un sito molto bello già comprensivo di tutte le immagini già pronte con tutto il software (con o senza ROM) è questo: http://www.arcadepunks.com/retro-pi-downloads-page/
Scegliete l’img adatto alla grandezza della scheda che avete scelto e scaricatela. Il vostro obbiettivo è avere l’immagine in formato (.img) pronta da caricare sulla memory.
Ci sono con e senza rom, qui la scelta è vostra.
Arcadepunks è un sito dove troverete una marea di materiale aggiuntivo se più avanti vorrete ampliare la vostra retroconsole. Mettetelo tra i favourite e ricordatevelo bene!
Ricordate che potete eseguire questa procedura tutte le volte che volete. Se un’immagine non vi soddisfa o non contiene quello che vi aspettate, potrete sempre in un secondo momento scaricarne un’altra. Ve ne sono molte, tutte preparate dagli appassionati che le hanno preparate e messe a disposizione della comunità.
Le prendete,le caricate sulla vostra memory che infilerete nello slot del raspberry e il gioco è fatto. Quando avrete confidenza con il software comunque non sarà più necessario, andrete a personalizzarvi la vostra configurazione caricando tutto ciò che vorrete a seconda dei casi.
2) Formattate la memory per caricare il file IMG
Inserite la microSD nel vostro lettore di memory card per pc.
Per formattarla vi serve il software SD formatter scaricabile da qui:
https://www.sdcard.org/downloads/formatter_4/eula_windows/index.html

3) Caricate l’IMG che avete scaricato sulla memory
A questo scopo vi serve il software WinDiskimager scaricabile da qui:
https://sourceforge.net/projects/win32diskimager/

Si tratta di lanciarlo, selezionare il vostro file img e selezionare la vostra ssd formattata nel passaggio precedente (selezionatela con cura! per non sbagliare guardate bene le dimensioni prima di selezionarla)
4) Mettete la vostra microSD nel raspberry e collegate tutto.
Ricordate di collegare per ultima l’alimentazione: è bene ricordare che il raspberry si accende non apppena la collegate. Se avete fatto tutto a dovere entro pochi secondi potrete vedere sul televisore, selezionando l’ingresso hdmi corretto, la vostra nuova console Retropie in startup. Ora si tratta accedere e configurare il vostro game pad per giocare…. ma la vostra console è pronta!
7. Configurare il controller
Che sia un gamepad o un joystick, all’avvio il sistema si accorgerà che c’è una periferica usb collegata da configurare. Perchè configurarla? Perchè i controller hanno tasti e formati diversi e in questo sistema assolutamente aperto potreste collegarne uno qualsiasi tra i migliaia presenti sul mercato. Si tratta semplicemente di dire al sistema quale pulsante volete usare per ogni funzione.
Fatelo con cura seguendo le indicazioni a video, è una procedura lunga che però andrà fatta una sola volta. Saltate pure i pulsanti che non userete se sul vostro controller non li avete a disposizione. Al successivo avvio, premendo un tasto, il sistema si accorgerà che è stato gia configurato e passerà direttamente oltre. In ogni caso potrete riconfigurarlo nuovamente o aggiungere nuovi controller per il multiplayer in un secondo momento grazie ai menu dell’interfaccia.
Qualche piccola indicazione utile
– In qualsiasi momento dopo l’avvio automatico della dashboard se volete potete tornare al sistema linux tramite il pulsante F4 della tastiera
– Dopo aver selezionato una rom potete tornare in qualsiasi momento al menu della dashboard interrompendo il gioco premendo contemporaneamente i pulsanti indicati per SELECT e START al momento della configurazione del controller
– Il menu della dashboard per spegnere il sistema lo travate accedendo al menu tramite il pulsante SELECT (trovate le indicazioni genericamente nella parte bassa dello schermo mentre siete sull’interfaccia
– Il raspberry, una volta spento via software, si riaccende staccando e riattaccando il cavo di alimentazione. Lo so è scomodo… ma l’oggettino, giochi in uso a parte, consuma talmente poco che potreste pensare anche di lasciarlo sempre acceso. Fate voi due conti con i consumi.
In alternativa esistono in commercio cavi usb con tanto di pulsante per evitare di staccare e riattaccare ogni volta il cavetto. Oppure potreste scegliere un case con pulsante di accensione e spegnimento, come quello bellissimo a forma di vecchio Nes che anche io sto valutando…
8. Conclusioni
E’ tutto pronto, si tratta solo di esplorare e giocare. Raspberry rimane un oggetto estremamente flessibile in cui in qualsiasi momento potrete caricare una nuova immagine o una nuova rom. Oppure, un domani, potresti caricare su una microSD una nuova immagine per usare il raspberry per qualsiasi altro scopo. Un fileserver, un desktop linux, una postazione di videoconferenza con telecamera e microfono, una centralina per domotica… basta un cambio di scheda microSD a raspberry spento e un reboot e il vostro raspberry acquisterà immediatamente la possibilità di cambiare uso in pochi secondi.
Ma ora bando alle ciance:
Benvenuti nella vostra nuova console per il retrogaming 😉