Wolfenstein – The New Order: Il soldato Blazkowicz torna al fronte

Era da un po’ che volevo scrivere di questo titolo anche se l’ho ormai concluso da qualche mese. In realtà è un titolo di prima fascia del 2014 ma con un po’ di pazienza, sfruttando i saldi di Steam, il prezzo è sceso e l’acquisto è diventato praticamente un obbligo.
Da anni non giocavo con un titolo con protagonista il buon William J. Blazkowicz, archetipo del one-man-army che combatte da solo contro le armate naziste.
Il primo titolo fu Wolfenstain 3D del 1992. La grafica era tutta un pixel e a parte il tema bellico il gioco, come tutti quelli di quel periodo, alla fine era piuttosto scanzonato.

wolfenstein9

Qui invece, complice la grafica ormai a livelli incredibili e lo stile cinematografico i toni sono molto più cupi e la storia assolutamente drammatica.

wolfenstein8

A causa di una missione finita male che seguiamo ad inizio gioco il soldato Blazkowicz rimane ferito e in stato vegetativo nel 1948. Si risveglierà in un 1960 alternativo in cui i nazisti hanno vinto la guerra. Metà delle capitali europee sono state praticamente rase al suolo e gli stessi Stati Uniti sono stati piegati dalla macchina da guerra Nazista che è stata in grado di sganciare per prima la bomba atomica su New York.
Un inizio non proprio scanzonato quindi… anzi,diciamo pure un unizio che lascia abbastanza raggelati. Le ricostruzioni sono ovviamente dettagliatissime e le immagini distopiche della bomba esplosa su NY, sopratutto di questi tempi, spaventano non poco.

Si va in guerra
Superata la botta iniziale ecco che ci ritroviamo nel mezzo dell’azione, decisi a ribaltare in qualche modo questa realtà da incubo.
La trama è costruita davvero bene con intermezzi cinematografici che in poco tempo ci fanno voler bene ai personaggi.
Il buon soldato Blazkowicz che combatte fuori dal suo tempo una guerra personale e senza speranza contro una macchina bellica indistruttibile capeggiata da un folle. Accanto a lui un piccolo gruppo di compagni a formare una sparuta ma indomita resistenza. Tra questi Anya, l’inferimera polacca che lo ha accudito fin dalla prima missione andata male.

wolfenstein4 wolfenstein3 wolfenstein7

E qui mi fermo un attimo perchè un “allerta spoiler” è assolutamente d’obbligo. Da qui darò dettagli sulla trama pertanto se non volete sorprese prima di iniziare questo titolo fermatevi qui. Il titolo è stupendo in tutti gli aspetti, dalla trama alla grafica ai dettagli e se siete degli amanti degli spratutto in soggettiva vi faccio risparmiare tempo: compratelo.
Ma ora vado avanti con l’articolo e non potete dire di non essere stati avvertiti!
..
..
Ultimo allerta spoiler….
..
..
…ok? Si và.

La storia nella storia
Una delle cose che ho adorato di più della trama è la storia che si sviluppa tra Blazkowicz e Anya. Ovviamente fa parte degli intermezzi cinematografici e non avrete nessun genere di interazione. Ma davvero… vi troverete a fare il tifo per questa coppia improvvisata e senza futuro trovandovi a sperare che un giorno, a guerra finita, possano vivere felici e contenti nella loro casa di provincia con la classica staccionata bianca.

wolfenstein1  wolfenstein5 wolfenstein6

Lo vedrete nei sogni del buon BJ, espediente narrativo dei sceneggiatori per farvi impegnare fino all’ultimo per sconfiggere il folle Wilhelm Strasse (alias Deathshead) con cui, ovviamente, vi potrete scontrare solo nell’ultima zona dell’ultimo livello.
E qui arriva il pugno allo stomaco perchè con tutto questo preambolo ovviamente il finale tragico è dietro l’angolo.
Struggente l’ultimo saluto prima dell’ultima missione tra Anya e William:
“Secondo te c’è un posto dove è possibile vivere felici lontano da tutto questo?”
“Si c’è… ma non per noi”.

Il Finale
Durante l’ultimo scontro Blazkowicz riesce ad abbattere Deathshead ma questo in un ultimo gesto folle si fa saltare con una granata ferendo mortalmente Blazkowicz. Con le ultime forze BJ dice ai suoi di scappare e di fare fuoco sul forte nazista.
Le ultime scene sono per Anya che tra i soldati in fuga cerca disperatamente Blazkowicz…che non arriverà.

Così alla fine di questo stupendo titolo è questo forse l’unico grosso difetto, se vogliamo cercarne uno: il finale che non vi darà vera soddisfazione ma molta…molta amarezza.

Inutile dire che ho setacciato youtube alla ricerca di finali alternativi in cui avrei potuto salvare in qualche modo il nostro William. Nulla da fare, gli sviluppatori non ci hanno lasciato proprio nessuna speranza.

Finale tragico quindi, è vero ma, in ultima analisi, in tutto questo drammatico realismo bellico… a suo modo perfetto.